Quando i software si parlano e perché essere parte della conversazione.

Che cos’è l’integrazione dei sistemi?

L’integrazione dei sistemi è il processo di unione di tutti i componenti virtuali e fisici in un’unica infrastruttura coesa, per garantire che tutti i singoli pezzi di un’organizzazione funzionino come un tutt’uno. Mentre i componenti fisici sono costituiti da tutti i moduli hardware del computer, i componenti virtuali sono costituiti da tutti i dati memorizzati in software, applicazioni e database. La predisposizione ad essere integrato con sistemi o software diversi è un requisito fondamentale per tutti i software che non vogliano ritrovarsi a zoppicare nel mercato contemporaneo, soli e poco flessibili, rappresenterebbero l’antitesi di tutto quello che ci si propone per il futuro dell’Industria.

Tutti i software Sistemya nascono con al loro interno un valore imprescindibile, quello di poter essere integrati con altri software, che questi siano ERP, TMS, WMS, MES, etc. ed è solo così che un’azienda può sperimentare il massimo potenziale che il suo nuovo parco software ha da offrire.

Qual è lo scopo dell’integrazione dei sistemi?

Perché è importante l’integrazione dei sistemi? Il motivo principale per cui le aziende implementano l’integrazione dei sistemi è garantire che tutti i sistemi lavorino insieme in armonia per aumentare la produttività e migliorare la qualità delle operazioni quotidiane. Il suo obiettivo è quello di snellire e semplificare la comunicazione non solo tra i sistemi interni dell’organizzazione, ma anche con le terze parti con cui l’organizzazione lavora. L’integrazione dei sistemi aiuta ad accelerare il flusso di informazioni e a ridurre i costi operativi.

L’importanza dell’integrazione e dell’interconnessione dei sistemi per semplificare le operazioni e ridurre il time-to-market

L’integrazione e l’interconnessione dei sistemi sono componenti essenziali delle moderne operazioni aziendali. L’integrazione si riferisce al processo di connessione di diversi sistemi e tecnologie per lavorare insieme senza soluzione di continuità, mentre l’interconnessione si riferisce alla capacità delle risorse di scambiare informazioni con i sistemi interni. L’integrazione di questi sistemi può aiutare a semplificare le operazioni riducendo il numero di processi manuali necessari per completare le attività, aumentando così l’efficienza e riducendo gli errori. Ciò è particolarmente importante nel contesto dell’Industria 4.0, dove l’uso di tecnologie avanzate come l’Internet of Things (IoT) e l’intelligenza artificiale (AI) è diventato sempre più comune. In questo modo, l’integrazione e l’interconnessione dei sistemi possono aiutare le aziende a rimanere competitive e soddisfare le esigenze di un mercato in rapida evoluzione.

Esistono diversi tipi di integrazione di sistemi, vediamone alcuni.

Integrazione dei sistemi legacy

Molte organizzazioni continuano a utilizzare sistemi legacy obsoleti per svolgere le funzioni aziendali principali, per evitare di interrompere il flusso di lavoro quotidiano. Le aziende possono risolvere questo problema implementando l’integrazione di questi sistemi. Questo processo consente di modernizzare i sistemi legacy facilitando un canale di comunicazione continuo con le soluzioni tecnologiche e i sistemi informativi più recenti.

Integrazione dei dati

La maggior parte delle aziende memorizza dati provenienti da molte fonti o database diversi. Come suggerisce il nome, l’integrazione dei dati consente di raccogliere i dati da tutti i diversi servizi e di aggregarli e trasformarli in un punto di accesso centrale per facilitare la creazione di rapporti interattivi.

Integrazione business-to-business

L’integrazione B2B è l’automazione della comunicazione e dei processi aziendali tra più organizzazioni. Questa integrazione consente alle aziende di commerciare e lavorare in modo più efficiente con i loro partner commerciali, fornitori e clienti attraverso l’automazione dei processi aziendali.

Scambio elettronico di documenti (EDI) – Electronic Document Interchange (EDI)

L’interscambio elettronico di dati (EDI) è lo scambio di documenti aziendali tra aziende in un formato standardizzato. In alternativa, l’EDI può essere descritto come il formato elettronico standard che le aziende utilizzano per sostituire i documenti cartacei, come le fatture o gli ordini di acquisto. L’automatizzazione delle transazioni cartacee aiuta le aziende non solo a risparmiare tempo, ma anche a evitare i costosi errori che potrebbero derivare dall’elaborazione manuale.

Gli step dell’integrazione

Che il sistema da voi in uso sia legacy, che abbiate preferito una soluzione snella come quella dell’integrazione dei dati o che l’integrazione abbia rappresentato una pulizia epica degli schedari con l’EDI, le fasi da rispettare per centrare il segno con questo tipo di processo sono sempre le stesse. Eccole riassunte:

Determinazione dei requisiti: La prima fase dell’integrazione di sistema consiste nel determinare le vostre aspettative sui sistemi integrati e nel condividere i vostri requisiti con l’integratore di sistema. È necessario assicurarsi che tutti gli interessati siano consapevoli di come utilizzare i sistemi integrati al meglio delle loro possibilità.

Analizzare la fattibilità: Una volta delineati i requisiti per il vostro futuro software, dovete procedere a un’analisi completa per determinare se sia o meno fattibile dal punto di vista operativo.

Progettazione architettonica: Successivamente, l’integratore di sistema sviluppa una strategia per integrare i vari componenti in un unico sistema unificato che funzioni come un tutt’uno.

Sviluppo del piano di gestione: Dopo aver progettato l’architettura, il team di gestione collabora con i team interessati per creare una tempistica per l’integrazione, determinare le opzioni alternative e calcolare i rischi potenziali.

Progettazione dell’integrazione del sistema: La fase più lunga e impegnativa di tutte è la progettazione dell’integrazione del sistema. L’integratore di sistema esegue l’effettiva integrazione sulla base del progetto stabilito nella progettazione architettonica, assicurandosi che non vi siano perdite di dati.

Implementazione: Una volta completata l’integrazione, i sistemi vengono verificati e testati per individuare eventuali bug ed errori. Gli eventuali bug rilevati vengono corretti e il test operativo viene eseguito ancora una volta per assicurarsi che il sistema integrato sia privo di errori.

Manutenzione: Forse la fase più trascurata di tutte, la manutenzione ordinaria è anche una delle più importanti per garantire il buon funzionamento del nuovo sistema integrato. Sia gli integratori di sistema che gli utenti del sistema devono assumersi la responsabilità di eseguire una diagnostica programmata per rilevare eventuali nuovi errori e segnalare eventuali problemi al team IT.

Integrazione tra ERP e WMS

L’ERP (Entreprise Resourcement Planning) è spesso il primo software acquistato da un’azienda che voglia potenziare i propri flussi e affinare la gestione dei dati. L’integrazione dell’ERP con un nuovo software può avvenire in qualsiasi momento, non importa se l’ERP è in funzione da un giorno o tre anni.

Laddove un sistema gestionale orizzontale come l’ERP può migliorare nettamente le performance aziendali, organizzando fatturazione, ingressi e uscite di fondi, personale e fornitori, la sua visione del magazzino, seppur totale, resta solo questo, una visione.

Il magazzino e tutte le risorse impiegate al suo interno, in termini sì di personale ma soprattutto di beni ha bisogno di un sistema che ne potenzi le logiche e ottimizzi i flussi, per questo sempre più aziende decidono di implementare il loro parco software con un WMS (Warehouse Management System).

Anche se si è tentati di cercare una soluzione unica per ERP e WMS, nella maggior parte dei casi quello che si ottiene è una versione molto annacquata di uno dei due, se non di entrambi. Inoltre, uno sportello unico spesso non significa un unico after-sales e nemmeno qualcuno che sia esperto di una soluzione o dell’altra.

La maggior parte delle volte all’interno di una soluzione unica ci si ritrova con un produttore nativo di ERP che ha acquistato i moduli del WMS da un’azienda che opera in quel dato campo, con competenze maggiori e specifiche. Il risultato è quello di ritrovarsi con una soluzione gonfiata e senza flessibilità.

Per concludere

Le informazioni sono tante e i passaggi da eseguire per portare a casa il risultato anche, l’idea di abbandonare la sicurezza delle proprie abitudini genera spesso un senso quasi primordiale di rifiuto, l’arcaico bisogno di avere qualcosa di tangibile su cui annotare le informazioni, perché ci hanno insegnato che “carta canta!”.

Ma non dimentichiamoci che lo scopo di questi sistemi è proprio quello di alleggerire il carico di lavoro, migliorarne le prestazioni e in generale instillare maggiore sicurezza nell’operatività del personale, a qualsiasi livello questo sia. Restare fermi o addirittura tornare indietro oggi rappresenterebbe un danno importante per le nostre aziende perché il futuro non va scritto secondo chi eravamo ma su cosa aspiriamo ad essere.